Soggiorno in Salento

Anche quest’anno, con 53 Soci, siamo partiti per la solita gita-soggiorno di primavera alla volta del Salento, dal 20 al 29 maggio.

Salento, terra magica, dove il sole, il fascino dell’arte, la cucina mediterranea, l’ospitalità sincera e il mare azzurro smeraldino ti accolgono in un paesaggio da sogno, e dove il Medioevo si colora di Oriente, e antiche filastrocche in “griko” risuonano nella Grecia salentina.

Il lungo viaggio in pullman, guidato magistralmente da Alessandro, è stato suddiviso in due tappe. Il primo giorno, dopo una visita a Loreto e al Santuario della Santa Casa, abbiamo pernottato ad Alba Adriatica presso l’Hotel Lido sul Lungomare Marconi ( ottima ospitalità, lo raccomandiamo caldamente ).

Il giorno seguente siamo arrivati a destinazione e alloggiati presso il “ Blu Salento Village “ in località Sant’Isidoro di Porto Cesareo / Lecce.

Il Villaggio, situato a ridosso del mare, dispone anche di piscine per bambini e adulti, immensa sala ristorante e aree per le attività di animazione diurna (calcetto, tennis, ecc) e serale (pianobar, karaoke, ecc.) gestita da bravissimi giovani animatori.

Nei giorni successivi, al seguito della brava e bella Patrizia ( guida locale laureata in Storia dell’Arte ) e muniti di radioline con auricolari, siamo andati alla scoperta dei luoghi più significativi e più belli del Salento.

Ci siamo recati a Gallipoli, la “città bella”, come dice il nome, per le bianche case dai tetti a terrazza e l’affascinate ragnatela di vicoli e case a corte, con le testimonianze barocche presenti nel perimetro dell’isola, collegata alla terraferma da un ponte in pietra del 1600. Abbiamo visitato la Cattedrale dedicata a Santa Agata che, insieme alla chiesetta dedicata alla Madonna della Purità, risulta il simbolo di un eccellente ed eccentrico barocco.

Siamo andati alla scoperta di Lecce, capoluogo della provincia più orientale d’Italia, città rinomata per il suo patrimonio artistico e monumentale di grande prestigio. Lecce, la Firenze del Sud, dove le antiche origini messapiche e i resti archeologici della dominazione romana si mescolano alla ricchezza e alla esuberanza del barocco delle chiese e dei palazzi del centro (barocco leccese), come il Duomo di Maria Santissima Assunta e la Basilica di Santa Croce, e ad altri monumenti architettonici quali il Castello e le Porte della città vecchia (Porta Napoli, Porta S. Biagio e Porta Rudiae). Tra i siti archeologici visitati, ricordiamo l’Anfiteatro romano (dell’età augustea, riusciva a contenere 25.000 spettatori) che occupa l’attuale Piazza S.Oronzo, il salotto elegante della città; al centro della piazza svetta la Colonna di S.Oronzo, e accanto sorge la chiesetta di S.Marco, con il portale sormontato dal leone alato, testimonianza della esistenza di una colonia di mercanti veneti.

A Galatina abbiamo ammirato la stupenda Basilica di S.Caterina d’Alessandria; qui ha profonde radici il fenomeno del “tarantismo o tarantolismo”: è attualmente considerato un fenomeno isterico convulsivo. Secondo antiche credenze sarebbe provocato dal morso di ragni, e le vittime erano prevalentemente lavoratrici agricole, non protette da indumenti o stivali, che lavoravano negli habitat naturali dei ragni. Attraverso la musica (con tamburelli, violini, organetti, ecc.) e canti e danze era possibile dare guarigione ai tarantolati, realizzando un vero e proprio esorcismo musicale : una volta che si manifestavano i sintomi, i suonatori si recavano a casa del tarantato o nella piazza del paese, cominciavano a suonare la “pizzica” o tarantella, musiche dal ritmo sfrenato, e il tarantato cominciava a danzare e a urlare per lunghe ore fino allo sfinimento, La credenza voleva che, mentre si consumavano le proprie energie nella danza, anche la taranta si consumasse e soffrisse fino ad essere annientata.

E ancora, a Nardò, ricca di palazzi, piazze e chiese; e poi a Copertino alla scoperta del suo Castello, imponente struttura difensiva.

A Ostuni, la “città bianca”( interamente dipinta con calce bianca,e per questo verrà preservata dalla peste nel 1600) arroccata su un armonioso paesaggio collinare caratterizzato da “lame” e “gravine” (letti torrentizi e burroni), abbiamo ammirato la Basilica Minore, il cui rosone è il secondo più grande d’Europa. La sua origine si perde nella notte dei tempi (50.000-40.000 anni fa), e la testimonianza più eclatante rimane il ritrovamento dello scheletro della “ donna di Ostuni “, una donna di circa 20 anni prossima al parto e del suo feto, col capo ricoperto da una sorta di cuffia composta da centinaia di piccole conchiglie, risalente a circa 28.000 anni fa (datazione radiocarbonica).

Abbiamo fatto anche una escursione fuori regione, a Matera; la visita è iniziata dal Piano, l’area del centro storico posto più in alto dei celebri Sassi (rioni pietrosi); abbiamo ammiratola splendida Cattedrale, e poi ci siamo immersi nella quiete senza tempo del Sasso Barisano e del Sasso Caveoso, dichiarati dall’UNESCO patrimonio mondiale dell’Umanità; abbiamo percorso le strade dove Pisolini prima e Mel Gibson poi hanno girato rispettivamente “ Il Vangelo secondo Matteo” e “La passione di Cristo”. Abbiamo anche visitato una casa-grotta tipicamente arredata secondo gli antichi usi e tradizioni.

Sulla via del ritorno, ci siamo fermati ad Alberobello, capitale dei trulli che si allineano in un agglomerato urbano suddiviso in due rioni, Rione Monti e Aia Piccola , entrambi monumenti nazionali e riconosciuti dall’UNESCO patrimonio mondiale dell’Umanità. Da sottolineare qui la cura certosina dell’ambiente e il mantenimento delle tradizioni da parte dei locali.

Siamo stati pienamente soddisfatti della scelta fatta, alla scoperta di una parte della nostra bella Italia, lontana mille kilometri, ma vicina al nostro cuore.

Augurando a tutti una bella estate, vi do appuntamento a settembre con la gita-soggiorno a Costa Rei / Capo Ferrato in Sardegna.

Claudio Bergamin

1 Commento

  1. Anonimo

    Grazie al sig.Bergamin che con questo gradevole ,colto ed esaustivo resoconto,mi ha fatto ripercorrere tutta l interessante e piacevole vacanza nel meraviglioso Salento .Roberta.

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